Questo quadro fu certamente citato dal Vasari che così scriveva: "Un quadro di singolare bellezza, che fu mandato al re Francesco in Francia, in cui era una Venere nuda e Cupido che la baciava, con da un lato il Piacere con il Gioco e altri Amori, e dall’altro la Frode, la Gelosia e altre passioni d’amore".
L’opera, frutto della superba mano di Agnolo Bronzino, raffigura una complessa allegoria, quella dell’amore sensuale ovvero della Lussuria, circondata dall’Invidia, dalla Disperazione e dalla Frode, che viene svelata dal Tempo; sono gli effetti perversi dell'Amor profano.
Volevo trattare però di un particolare. Il dipinto mostra Venere mentre viene baciata, quasi violata, da Eros: il bacio è assai fisico e la relazione tra madre e figlio è incredibilmente concreta; Cupido si mostra come un giovane sessualmente maturo e smaliziato mentre la dea, che gioca pericolosamente con le sue frecce, ricambia le effusioni con baci tutt’altro che materni. Il tema, ispirato propabilmente da un cartone perduto di Michelangelo e che ha alle spalle, indipendentemente dalla complessa iconografia, molte fonti letterarie (Mosco, Properzio, Apuleio, ecc…), fu ripreso da numerosi manieristi toscani, come Pontormo e Allori, ma nessuno riuscì a superare la fredda sensualità del Bronzino il quale, per la prima volta nella storia dell’arte, raffigurò un bacio con la lingua (alla francese); capolavoro di sublime e spietata sensualità fu definito da Andrea Emiliani "dramma di isteria intellettuale" mentre Zeri vide la scena come "uno dei baci più erotici della pittura italiana".
Mentre però i due godono del bacio si ingannano a vicenda nella misura in cui lui sta per rubargli la corona e lei li sta sfilando una freccia dalla faretra: entrambi stanno perseguendo la stessa finalità, che è quella di sottrarre qualcosa senza che l'altro se ne accorga. Venere disarma Cupido privandolo della freccia, e Cupido disarma Venere privandola del suo diadema.
I like this Bronzino!
RispondiEliminaI thought about posting it.
I didn't know that "el tema es derivato de letterarie (Mosco, Properzio, Apuleio, ecc…), fu ripreso da numerosi artisti toscani, come Pontorm"
I'll search it.
Thank you.