![]() |
Utagawa Toyoharu - 1770-1790 |
lunedì 2 marzo 2015
sabato 17 maggio 2014
Cristianesimo e Astrologia - Il cielo cristiano di Schiller
![]() |
"Coelum Stellatum Christianum" di Julius Schiller, Augusta 1627 |
"Atlas Coelestis seu Harmonia Macrocosmica" di Andrea Cellario, Amsterdam 1661 |
lunedì 23 settembre 2013
domenica 9 giugno 2013
Il sogno nel Rinascimento - La mostra a Palazzo Pitti
![]() |
Michele di Ridolfo del Ghirlandaio (Firenze 1503-1577) da Michelangelo Allegoria della Notte 1553-1555 ca |
![]() |
Lorenzo Lotto (Venezia 1480-Loreto 1556) Apollo addormentato 1530 ca |
![]() |
Anonimo fiammingo Il sogno di Raffaello tavola |
![]() |
Battista Dossi (Ferrara 1490 ca-1548) Allegoria della Notte 1543-1544 |
Sito: http://www.unannoadarte.it/ilsognonelrinascimento/index.html
![]() |
Marcantonio Raimondi (S. Andrea in Argine?, Bo, 1480 ca-Bologna) Il sogno di Raffaello 1508 ca |
martedì 21 febbraio 2012
I balli di Sfessania di Jacques Callot
martedì 31 gennaio 2012
La magnifica visione
![]() |
Fumi d'incenso da S. Ivo alla Sapienza, 2009 |
![]() |
Conflitto aereo sopra la chiesa dei Santi Luca e Martina, 2009 |
![]() |
Fumi d'incenso da sant'Andrea della valle, 2009 |
![]() |
Azione arcangelica sopra S. Andrea Della Valle, 2009 |
mercoledì 13 luglio 2011
I mostri dell'Aldrovandi
![]() |
Homo Fanesius auritus |
![]() |
Gallus Indicus auritus tridactylus |
![]() |
Infans [..]^, cum promuscide, & capitibus animalium |
![]() |
Monstrum Marinum rudimenta habitus Episcopi referens |
![]() |
Monstrum tetrachiron alatum capite humano aurito |
sabato 23 ottobre 2010
Il giardino di Polifilo in 3D
sabato 2 ottobre 2010
Roma - La magnifica visione
lunedì 19 ottobre 2009
L’opera grafica di Vincent Van Gogh
Voglio mettere in evidenza forse l’aspetto meno conosciuto dell’opera di Van Gogh. Vincent fu un prolifico artista (1000 disegni, circa 900 dipinti e 300 tra schizzi ed acquerelli) e tra le varie forme di espressione si cimentò anche con la grafica producendo dieci splendide opere: 9 litografie e un’incisione all’acquaforte. Van Gogh era un grande ammiratore degli incisori Britannici, i lavori dei quali venivano pubblicati su molte delle riviste più diffuse all'epoca. Memore di questi artisti, i cui lavori di grafica collezionava con molto entusiasmo, Van Gogh stesso iniziò a sperimentare la litografia nel 1882. Sebbene i risultati fossero incoraggianti, solo raramente Van Gogh tornò ad usare questa tecnica preferendo continuare ad accrescere la sua collezione; grazie alle molte stampe che possedeva riuscì a trovare l’ispirazione nei mesi bui passati rinchiuso nella clinica.
Ecco tutte le opere in ordine cronologico.
Lavoratore che affetta del pane, seduto su una cesta. Aia. Novembre 1882.
Scavatore. L’Aia. Novembre 1882.
Uomo dell’ospizio. L’Aia. Novembre 1882.
Uomo dell’ospizio con cappello che beve caffè. L’Aia 1882.
Vecchio con la testa tra le mani (“alle soglie dell’eternità”). L’Aia 1882.
Tra le opere più significative del suo primo periodo dove forte si sentono implicazioni morali, etiche e religiose. L’incomunicabilità del vecchio e la disperazione in attesa di una vita eterna. Tema ripreso in seguito in un dipinto.
“Sorrow”. L’Aia. Novembre 1882. (con disegno)
Forse il suo capolavoro grafico si riferisce a Clasina Maria Hoornick, detta Sien, una prostituta di circa trent’anni dal viso rovinato dal vaiolo, alcolizzata e in attesa di un figlio, già madre di una bambina. Van Gogh vede sul suo volto, sul suo corpo, i segni del dolore e delle avversità che le ha lasciato la vita, e per questo vede la bellezza di questa donna sfiorita. Decide anche di sposarla. I familiari non accettano la scelta e vorrebbero far interdire Van Gogh. L’artista infine, nel 1883, lascia Sien avendo perdute le speranze di redimerla. “Il mio grande desiderio è imparare a fare delle deformazioni, o inesattezze o mutamenti del vero; il mio desiderio è che vengano fuori, se si vuole, anche delle bugie, ma bugie che siano più vere della verità letterale”; così scriverà in una lettera ed in effetti questo crudo realismo, quasi espressionista, è indice della sua spiccata sensibilità e del suo amore che, per prima cosa, è sofferenza e ossessione. La malinconica posa della ragazza che la rende inafferrabile agli occhi dello spettatore traduce l’impossibilità del pittore di possederla. Il disegno traduce forse istanze simboliche per la presenza di diverse varietà di piante.
Bruciatore di stoppie seduto in carriola con la moglie. L’Aia. Luglio 1883.
Giardiniere presso un melo nodoso. L’Aia. Luglio 1883.
I mangiatori di patate. Nuenen. Aprile 1885.
Capolavoro del periodo olandese, insieme alla tela, ritrae una semplice famiglia di lavoratori; l’accento cade sulle potenzialità espressive delle figure e della scena. E’ la sua opera più ambiziosa testimoniata dalla moltitudine di schizzi e disegni preparatori. La litografia si pone in linea con la cupa grafica delle incisioni di Rembrandt.
Ritratto del dottor Gachet: l’uomo con la pipa. Auvers-sur-Oise. Maggio 1890.
L’unica acquaforte dell’artista, tecnicamente non ineccepibile, si pone in linea con i due celebri ritratti del medico personale. Paul Gachet: il “medico” degli impressionisti.
Riguardo l’argomento, per approfondimenti, si consiglia l'eccellente libro The Graphic Work of Vincent van Gogh di Sjraar van Heugten e Fieke Pabst.