Il collettivo Sexyshock di Bologna, lavorando sulla stilizzazione delle immagini su una piattaforma virtuale, ha realizzato questa serie di composizioni apparentemente astratte dove vengono però rappresentati, in maniera inequivocabile, ma molto stilizzata ,dettagli di corpi che fanno sesso. Il modo di operare qui è il più classico: si interpretano le forme della realtà dandone una propria rappresentazione, in questo caso stilizzando il più possibile.
L'astrazione tipica delle linee geometriche e delle zone di colore omogeneo, così, salvaguardano l’anonimità della parte visiva, rendendo vano ogni tentativo di bollare il lavoro come osceno, ma mostrandosi tali sono dopo aver compreso i vero significato celato; un sottile svelamento dell’immagine ed una piccola riflessione sul funzionamento del nostro sistema neurale il quale, senza indicazioni, non saprebbe associare queste figure ai loro contenuti.
Come spiegano i curatori delle immagini, che giustamente definiscono Minimal Porn, per le quali è stato realizzato un sito specifico, questa è “un’idea grafica che vuole allontanarsi dal realismo fotografico proponendo un punto di vista estremo: il sesso esplicito, depurato dai suoi colori naturali diventa solo un movimento meccanico, dove la nostra fantasia (se c’è) riempirà le forme”.
Nel sito, a rendere ancora più estraniante il legame tra queste immagini e il mondo del sesso, la possibilità, nell’area “game”, di far realizzare ai visitatori, personali riempimenti cromatici delle figure.
Lo stesso effetto surreale e spiazzante è stato riproposto nell’altro progetto Minimal Killer, nel quale, oltre alle immagini, sono presenti animazioni in flash; anche in questo caso l’omicidio è visto come una semplice alterazione dell’equilibrio delle parti geometriche e cromatiche; “La spettacolarizzazione del piacere e del dolore scompare. Quel che resta cerca di essere un ironico, a volte cinico e sottile riferimento… sottile come la lama di un rasoio o come il perizoma di una valletta!”.
Minimal Porn Vai al sito Minimal Killer
Nessun commento:
Posta un commento