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mercoledì 16 giugno 2010

La promocard del Maxxi


Non so a voi, ma a me la promocard del Maxxi piace da morire; sintetizza appieno la novità e gli obiettivi del museo con la trovata di considerare le forme della struttura canali dai quali passa la fruizione (la vista, l'olfatto, la parola). Naturalmente fa leva sulle qualità dell'architettura (si vedano queste foto dal sito channelbeta) come strumento per colpire i sensi. Vagamente mi ricorda la celebre copertina dei Chemical Brothers Push the button. Da questo link è possibile inviare una cartolina virtuale.

martedì 8 giugno 2010

Maxxi Ipermuseo



Come ha già riferito Germano Celant sulle pagine de L'Espresso il Maxxi, a differenza del castello di Rivoli, il primo e più importante centro per l'arte contemporanea in Italia, deve ancora dimostrare di essere un centro propulsivo per l'arte e scrollarsi di dosso l'immagine di involucro vuoto e fine a se stesso. Un primo risultato, però, l'ha già ottenuto: grazie all'enorme dibattito che si è aperto in questi giorni in concomitanza con la sua apertura è stato creato un nuovo termine. Lo dice l'Osservatorio della Lingua Italiana considerando il neologismo IPERMUSEO. La segnalazione è riportata sul sito della Treccani sotto la voce Neologismi della settimana:
ipermuseo
L'era dell'ipermuseo. In principio fu il Beaubourg di Parigi. Poi arrivarono il Guggenheim di Bilbao e lo Jüdisches Museum di Berlino. Oggi con il Maxxi e il Macro di Roma anche in Italia sbarcano i centri espositivi firmati da archistar.

La stampa estera, intanto, è divisa sull'opera. Per leggere i vari articoli e seguire le varie fasi della polemica, si rimanda invece a quest'altro articolo di Repubblica: il Dibattito.

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