Mi ha sempre colpito questa foto di Pasolini; il gesto è quello tipico del pensatore, o meglio, del pensatore malinconico, ma vi trovo anche un che di profondamente tragico, come di un'anima consapevole del proprio peccato e che medita, tristemente, sulla propria condizione di dannato, quasi mangiandosi le mani. In questo la foto mi ricorda diverse opere dell'800 nelle quali viene affrontata proprio la condizione infausta del peccatore dannato.
Franz von Stuck
Gustave Dorè, dalla Divina Commedia
Auguste Rodin, Il pensatore
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