sabato 7 gennaio 2017

Sequenze


Un artista del VI secolo a.C. deve rappresentare sulla superficie di un vaso la vicenda di un gruppo di pirati, trasformati in delfini da Dioniso prigioniero.
Uno spazio ridotto e due colori - principalmente il nero e il bianco per evidenziare le linee del corpo - questi i mezzi espressivi a disposizione del vasaio, che sceglie una brillante soluzione: la sequenza di figure. Ecco che il povero pirata viene raffigurato quattro volte ma, tra un'onda e l'altra, le sue braccia si stanno trasformando in pinne.

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