mercoledì 5 giugno 2013

L'architettura sacra oggi

E' recente la polemica di Paolucci contro le nuove chiese delle periferie romane che "sembrano magazzini". La Chiesa ha perso la capacità di cercare “la bellezza” negli edifici di culto? E ancora, cosa è successo dal Concilio Vaticano II in poi? Si parte da queste domande per esplorare in una nuova puntata di hang-out su Aleteia le tendenze culturali odierne e i rapporti tra architettura e pittura contemporanee. Ospiti per l'occasione: il prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e sovrintendente dei Beni Artistici della Santa Sede; Rodolfo Papa, pittore e storico dell’arte; e l'architetto Ciro Lomonte. Conduce la giornalista di Radio Vaticana e presentatrice RAI, Benedetta Rinaldi.

3 commenti:

  1. Penso che si possa dedurre che la riflessione artistica si è svincolata da quella religiosa da ormai troppo tempo. Recuperare il linguaggio figurativo rinascimentale e barocco mi pare però qualcosa di impossibile alla luce dei cambiamenti della storia dell'uomo. D'altronde parlano da sole le opere dei due artisti intervistati, l'uno architetto e l'altro scultore, che ripropongono in una chiave insipida e pacchiana istanze ormai alienate dalla riflessione estetica e filosofica dell'epoca che le ha generate. Sarebbe interessante ascoltare le opinioni del professor Paolucci riguardo cose del genere http://lomontesantoro.jimdo.com/architetture-per-il-culto/

    RispondiElimina
  2. Ringrazio per il pungolo affondato nella carne dal misterioso lettore. La critica, specie se costruttiva, contribuisce a migliorarsi. Non mi considero un genio dell’architettura, perché non lo sono. Desidero piuttosto creare l’humus affinché si sviluppi di nuovo l’architettura, quella senza aggettivi, che latita da più di cento anni. Mi fa ben sperare constatare la felicità della gente che utilizza i luoghi da noi progettati. Lo stesso non può dirsi delle élite che si contorcono in elucubrazioni autoreferenziali. Ma il tempo è galantuomo.
    Ciro Lomonte

    RispondiElimina
  3. L'anacronismo dei linguaggi si percepisce solo se si legge l'arte sacra in naturale legame con le avanguardie e quindi con l'idea che debba aggiornarsi perseguendo una visione "progressista" delle arti. In effetti in questi ultimi anni si sta chiarendo come l'arte sacra a servizio della Chiesa ha un suo statuto e delle caratteristiche oggettive e universali. Riguardo a Paolucci, come si evince anche dal video, ha apprezzato molto le teorizzazioni del prof. Papa
    http://www.youtube.com/watch?v=cdU13ja5nGw

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...