Giovedì 12 agosto, presso la Galleria Officina Solare di Termoli (Via Marconi, 2) dalle ore 19 sarà possibile ascoltare l'artista Sergio Lombardo discutere sul tema "L'arte nell'epoca della globalizzazione".
Per chi non conoscesse la figura di Lombardo, cardine dell'avanguardia romana degli anni '60, di seguito alcune notizie.
Sergio Lombardo, psicologo e artista, è nato a Roma il 1.12.1939.
Dal 1977 dirige il Centro Studi Jartrakor di Roma, che svolge attività di ricerca sulla Psicologia dell’Arte, attività editoriale ed espositiva (qui alcuni suoi articoli). Dal 1979 è direttore della Rivista di Psicologia dell’Arte.
E’ professore di Psicologia della Percezione e di Psicologia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Esordì come artista nei primi anni Sessanta insieme ai protagonisti della Nuova Scuola Romana sostenuta dalla galleria La Tartaruga esponendo con Rotella, Kounellis, Schifano, Festa, Angeli, Mambor, Tacchi, Ceroli e Pascali. Nella seconda metà degli anni Sessanta, quando la galleria La Tartaruga rinnegò l’avanguardia per abbracciare l’anacronismo, aderì al gruppo della galleria La Salita esponendo con Burri, Fontana, Lo Savio, Manzoni, Paolini e Mochetti. Nel 1970 espose con una grande sala personale al padiglione italiano della Biennale di Venezia. All’inizio degli anni Settanta, quando il ritorno all’ordine degli "anni di piombo" liquidò la ricerca per instaurare il postmoderno e la società dello spettacolo globale, fondò la galleria autogestita Jartrakor e la Rivista di Psicologia dell’Arte, dando vita al movimento Eventualista, del quale scrisse il manifesto.
Ha pubblicato diversi libri, fra cui: L'avanguardia difficile, Università di Roma "La Sapienza", 2004. 12 X 12 Mappe di Heawood, Vallecchi 2004. Tre serie pittoriche dal 1958 ad oggi, De Crescenzo e Viesti, 2007.
Copiosa è la quantità di libri scritti su di lui, qui si segnala: Calvesi, Mirolla: Sergio Lombardo, Università di Roma "La Sapienza", 1995. A. Tugnoli: Sergio Lombardo, Cristian Maretti Editore, Montecarlo, 2009.
Le sue opere artistiche sono quotate nelle più importanti aste internazionali d'arte contemporanea, compaiono nelle collezioni di molti musei (fra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, il Macro e il Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza a Roma, la Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, eccetera) e nelle più prestigiose collezioni private (fra cui Giorgio Franchetti, Diego della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Osvaldo Jacorossi e molte altre).
Ha vinto innumerevoli premi fra cui il Premio Internazionale per la Scultura alla Biennale di Parigi nel 1979, ha partecipato con sala personale alla Biennale Internazionale di Venezia nel 1970, nel 1993, nel 1997 e nel 2006 Ha partecipato alla Biennale Internazionale di Johannesburg nel 1995.
Ha esposto nei Musei di tutto il mondo fra cui il Jewish Museum di New York, il P.S.1 di New York, l'Institute of Contemporary art di Boston, il Centre Pompudou di Parigi, il National Museum of Modern Art di Tokyo, l'Italian Academy di Londra, la Tate Gallery di Londra, il Museo Centrale dell'Artista di Mosca, la Sala Centrale delle Esposizioni di San Pietroburgo, il Castello Ujazdowskie di Varsavia, la Gemaldegalerie di Wiesbaden, e molti altri.Ha partecipato a tutte le più importanti mostre storiche dell'Arte Italiana Contemporanea.
Nel 2001 ha esposto alla grande mostra storica: Novecento. Arte e Storia in Italia, presso le Scuderie Papali del Quirinale. Presso la stessa sede ha esposto nel 2007 alla mostra "This is Pop! La Pop Art internazionale dal 1956 al 1968”.
Tra le sue opere si ricordano Monocromi (1958-1961), i celebri Gesti Tipici (1961)
la famosa Sfera con Sirena esposta alla Biennale di Venezia del 1970;
Progetti di morte per avvelenamento (1970-71) e lo Specchio taschistoscopico (1979)
- "Nello Specchio Tachistoscopico, i concetti di base dell’eventualismo sono usati con forte evidenza. Perfino il concetto di profondità compare esplicitamente nelle istruzioni. Lo specchio con le istruzioni e l’immagine subliminale è lo stimolo, il sogno è l’evento, il racconto del sogno corredato da eventuali illustrazioni è la documentazione dell’evento. Uno specchio semitrasparente è montato su una scatola di legno nella quale è inserita un’immagine che diventa visibile solo quando la scatola è illuminata dall’interno. A questo scopo dentro la scatola si trova un flash attivabile dall’esterno per mezzo di un pulsante. Accanto allo specchio si trova una scritta che fornisce al pubblico le seguenti istruzioni per l’uso dello specchio: "Inquadra il tuo volto al centro dello specchio e fissalo intensamente per circa un minuto. Concentra la tua attenzione sull’occhio destro, e, mentre continui a fissarlo intensamente, premi il pulsante. Questa notte, o la notte successiva, farai un sogno. Un sogno indimenticabile che riguarderà la tua immagine: ti vedrai in una forma assurda, simbolica, segreta, e, forse, non ti riconoscerai. Vedrai la tua vera immagine. Un sogno che ricordertai perfettamente anche da sveglio" -
fino all'arrivo della Pittura Stocastica
Ad un primo sguardo, un quadro stocastico generato con metodo TAN potrebbe sembrare la rappresentazione di ritagli geometrici caduti casualmente sulla superfice della tela, in realtà i ritagli sono collocati sul piano attraverso un’estrazione a sorte di coordinate, che lasciano sempre degli spazi vuoti sulla superficie. Invece un quadro stocastico ottenuto con metodo SAT, cioè attraverso un’estrazione a sorte di punti, attira la visione dell’osservatore in labirinti geometrici intricatissimi che non lasciano spazi vuoti sulla superficie; il metodo SAT genera infatti delle vere e proprie carte geografiche formate da "paesi" che si incastrano perfettamente l’uno nell’altro, saturando il piano. Scopo principale della Pittura Stocastica è scoprire, attraverso una progressiva indagine sperimentale, quelle strutture geometriche irregolari dotate di un potere imagopoietico sempre più elevato sulla psiche dell’osservatore).
Articolo: Domenico Nardone - Il metodo è il quadro
Articolo: Domenico Nardone - Il metodo è il quadro
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