sabato 15 maggio 2010

e dopo la fine dell'arte?




Quale sottile filo lega le due immagini in alto? Una presenta un'icona di Madonna con bambino della fine del 900 a.c., l'altra le celebri Brillo Box di Wahrol. Entrambe si possono trovare in un manuale di storia dell'arte ma cosa realmente le unisce, al di la dell'ormai abusata teoria dell'evoluzione per cui il progresso automaticamente fa progredire ogni fenomeno? Naturalmente le categorie che usiamo per analizzare le due opere sono diverse ma, per convenzione, entrambe fanno parte di un sistema strutturato che prende il nome di Storia dell'arte, sistema frutto di relative periodizzazioni e inevitabili riduzioni concettuali. La questione dell’arte, quando è posta al livello generale di “che cos’è l’arte?”, probabilmente non ha risposta, riferisce Nigel Warburton nel suo saggio La questione dell'arte. A riguardo prendo spunto dal significativo articolo del prof. Rodolfo Papa che, riflettendo sulle teorie contemporanee dell'arte, contro il concetto rassicurante e indistinto di “arte” che, per tutto contenere, nulla comprende, afferma che l'arte è il frutto innovativo della spiritualità cristiana e che l'era dell’arte va sostanzialmente dal XIII al XVIII secolo. 
Da una parte, come teorizza Hans Belting nel fondamentale testo Il culto delle immagini. Storia dell'icona dall'età imperiale al tardo Medioevo, vi sarebbe la pre-arte; in questo periodo le immagini sacre, infatti, non erano considerate "arte" ma oggetti di venerazione che recavano in sé una tangibile presenza del sacro.
Dall'altra una post-arte dove, come illustrato da Danto in Dopo la fine dell'arte. L'arte contemporanea e il confine della storia, troviamo conclusa la parabola della “rassicurante cornice narrativa”. Danto, infatti, costruisce una narrazione a partire dal concetto di “fine dell’arte”, analizzando ciò che accade dopo la fine dell’arte, indicando questo “dopo” come un momento storico preciso, che si individua nell’assenza di principi come unico principio regolatore.
Quale sarebbe la causa di questa morte?Come afferma Papa come il Cristianesimo è stato l’inizio stesso dell’arte, così il volontario rifiuto di questo ne hasancito la fine: insieme alla visione cristiana del mondo, è stato abbandonato il fondamento metafisico della bellezza e il valore veritativo dell’arte.

L'argomento è affascinante e di certo non può trovare conclusione in un post, rimando pertanto all'articolo completo di Papa e ad altri suoi scritti che approfondiscono maggiormente il concetto di arte e, in particolare, il concetto di arte cristiana.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...