giovedì 24 settembre 2009

Paul Gachet. Il “medico” degli impressionisti

 

Una delle più affascinanti figure della storia dell’impressionismo fu Paul Gachet. Fu medico della Compagnia delle Ferrovie del Nord ma fu anche un medico specializzato in omeopatia, uno psichiatra (nel 1852 ricevette un encomio per la sua tesi Étude sur la Mélancolie), un darwiniano, un socialista, uno studioso di chiromanzia, un collezionista e un mecenate sempre  generoso e amico di tutti quegli artisti che gravitavano intorno alla corrente dell’Impressionismo. Nel 1870 aveva partecipato alle riunioni della Nouvelle Athenes, conoscendo Manet e Degas prima di trasferirsi, nel 1872, ad Auvers sur Oise, dove ebbe inizio l' amicizia con Cezanne, Pissarro e Van Gogh.  Vero e sincero compagno dei pittori trascorse molto tempo con Charles Méryon durante la lunga degenza, seguì il recupero di Auguste Renoir dalla polmonite nel 1882, consigliò Édouard Manet contro l'amputazione della gamba.

Si ricorda soprattutto comunque l’amicizia con Van Gogh; il soggiorno di Van Gogh in casa del dottor Gachet avvenne dal maggio al luglio del 1890, quando il pittore, ancora una volta, attraversava un periodo di crisi per il matrimonio del fratello Théo e la nascita di suo nipote. Rendendosi conto della necessità di allontanare il fratello da Parigi, su consiglio di Pissarro Théo si era rivolto al dottor Gachet. Pissarro sapeva che il medico s'interessava di malattie mentali e pensava che avrebbe potuto avere un'influenza benefica su Vincent. Infatti il dottor Gachet con i suoi discorsi e con la sua terapia, che consisteva soprattutto nel consigliare all'ammalato di pensare unicamente alla sua pittura, contribuì a restituire un certo equilibrio allo sventurato. Ma un giorno, il 27 luglio, in assenza del medico, Van Gogh si sparò in pieno petto. Si può pensare che se fosse stato ad Auvers il medico avrebbe saputo dissuaderlo dal darsi la morte, o almeno avrebbe potuto curarlo efficacemente. Ma quando ritornò era troppo tardi.

Da questa amicizia derivò lo splendido ritratto del dottore, tra i suoi capolavori. Il dipinto è estremamente innovativo: Van Gogh abbandonò le pose statiche e convenzionali dei precedenti. Il triste volto del dottore, ebbe modo di affermare Van Gogh in una lettera indirizzata al collega ed amico Paul Gauguin, è  “l'espressione disillusa del nostro tempo” . In un altro messaggio al fratello Theo il pittore scrive “la testa con un berretto bianco, molto bionda, molto chiara; anche la carnagione delle mani molto bianca, un frac blu e uno sfondo blu cobalto. Le mani sono mani da ostetrico, più chiare del volto”. A ciò si unisce lo splendido trattamento del colore e il ricorso alla classica iconografia della Malinconia (in riferimento sia alla tesi del medico che al suo temperamento saturnino). In un’altra lettera infatti scrive “In questo ritratto il dottor Gachet ha un’espressione malinconica, che talvolta appare come una smorfia quando la osservi. Ed è questo, tuttavia, che si deve dipingere. Perché ci si rende conto che a paragone dei vecchi ritratti, così calmi, c’è espressione e passione nei volti come li dipingiamo ora, un senso di speranza e un lamento. Triste, ma dolce, chiaro, intelligente. Molti ritratti dovrebbero essere così.”

Del quadro esiste un’altra copia conservata all’Orsay nella quale Vincent ha eliminato  il bicchiere e i libri, lasciando risaltare la pianta di digitale (al tempo usata come rimedio fitoterapico per la cura di diverse malattie) sul fondo rosso, trattando in modo più sommario lo sfondo.

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…Eugène Delacroix Tasso nell’ospedale di sant’Anna a Ferrara, citato da Van Gogh in diverse lettere e probabilmente ispiratore della posa del ritratto…

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…la Malinconia o Allegoria della Malinconia (con la classica mano sulla guancia)…

melanconiaDurer  rosa2 Jean-Baptiste Camille Corot, La Mélancolie

…il dottor Gachet…

gachet2 Portret_van_dr__Gachet

…la figlia e la moglie (Margherita Gachet) in due quadri di van Gogh…

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…Cezanne La casa del Dottor Gachet a Auvers, 1873 e il suo “giardino” dipinto da Van Gogh…

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…Il medico fu, come visto, artista dilettante e incisore (diede lezioni di acquaforte a Cézanne e più tardi a Van Gogh) e si firmava Paul van Ryssel; ecco alcune sue opere vicine allo stile dell’amico Vincent…

Paul van Ryssel Paul van Ryssel2

Paul van Ryssel3

…e suo il tragico schizzo di Vincent appena deceduto…

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…e per finire il primo e l’ultimo ritratto del medico realizzati rispettivamente da Armand Gautier nel 1859 e da Norbert Goeneutte nel 1891

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Fonti:

 http://www.artnet.com/magazine/features/robinson/robinson5-17-99.asp

http://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_del_dottor_Gachet

http://www.nadar1874.net/Gachet.html

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