giovedì 16 luglio 2009

Le zucchine della Farnesina

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La Villa Ghigi realizzata dal Perruzzi tra il 1506 e il 1509, definita la Farnesina dopo l'acquisto fattone dal cardinale Alessandro Farnese nel 1590, situata a via della Lungara, è forse uno degli esempi più belli di quella riscoperta del mondo classico avvenuta durante il Rinascimento. Costruita col preciso scopo di essere preposta a villa delle delizie, questa residenza suburbana, ma inserita pienamente nel circuito stradale principale della Roma del tempo, vanta un ciclo di affreschi di inestimabile rilevanza: vi lavorarono tra i tanti il Peruzzi, Sebastiano del Piombo, il Sodoma,Raffaello e la sua bottega.

Proprio alla bottega di Raffaello si deve forse il ciclo di affreschi più famoso, quello con le Storie di Amore e Psiche, realizzati nella seconda loggia la quale in origine costituiva la loggia di accesso alla dimora. Di questo ciclo, concepito come un pergolato al di là del quale si scorgono porzioni di cielo in cui si svolgono gli episodi della favola narrata da Apuleio nell'Asino d'Oro, volevo sottolineare però gli splendidi festoni realizzati da un aiuto di Raffaello: Giovanni da Udine.

Per il finto pergolato questi realizzò una decorazione, ispirata agli affreschi romani, che comprende un trionfo di frutta e di fiori (se ne contano circa 150 specie diverse) del tutto verosimili e assemblati con una tale fantasia e vividezza che nessun altro pittore riuscì ad eguagliare.

Tra i tanti capricci realizzati da Giovanni vengono subito all’occhio una serie di composizioni basate su zucchine, cetrioli ed altre verdure lungiformi, che prendono effettivamente la forma di falli e che si pongono quali elementi apotropaici di fertilità e di buon augurio per il banchiere Ghigi.

Il più notevole, ricordato anche dal Vasari, è il capriccio posto sopra Mercurio (divinità anche della fecondità) ed indicato dalla stessa divinità.

“…sopra la figura di un Mercurio che vola ha finto per Priapo una zucca attraversata da villucchi, che ha per testicoli due petroncioni, e vicino al fiore di quella ha finto una ciocca di fichi brugiotti grossi, dentro a uno dei quali, aperto e troppo fatto, entra la punta della zucca col fiore, il quale capriccio è espresso con tanta grazia, che più non si piò alcuno immaginare”.

Vasari, vita di Giovanni da Udine.

mercurio-farnesina

Su questo ottimo sito troverete un’analisi di tutti i frutti ed i fiori del pergolato, con la loro precisa collocazione.

http://www.hort.purdue.edu/newcrop/udine/default.html

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