venerdì 3 luglio 2009

Il Michelangelo del futuro

sogno

Ho trovato questo breve post scritto da Antonio Paolucci, insigne storico dell’arte, soprintendente del polo museale fiorentino e attualmente direttore dei musei vaticani il quale, nell’odierno caos dell’arte contemporanea, getta una luce di ottimismo che condivido; vi riporto il passo:

“Grande è il disordine sotto il cielo. La situazione è dunque eccellente” recita una massima sapienziale, cara alla nostra giovinezza, tratta dal “Libretto rosso” del Presidente Mao.
L’arte contemporanea sta sotto il segno del grande e forse provvidenziale, disordine. I linguaggi espressivi e addirittura gli alfabeti che li sostengono, si sono dissolti. Non c’è più uno stile egemone, non c’è più una cultura figurativa di riferimento, non ci sono più centri o Maestri riconosciuti. Chiunque voglia fare arte oggi può scegliere quello che intende essere: figurativo o astratto, citazionista o minimalista, può fare istallazioni o provocazioni, coltivare la nostalgia o l’orrore, la paura o il disincanto. L’unica cosa che conta è il mercato che assorbe tutto, metabolizza tutto e tutto consuma.
Forse le forme dell’arte contemporanea sono destinate a vivere quanto la contemporaneità. Forse sono contemporanee perché non diventeranno mai antiche.
Personalmente penso che la Babele dei linguaggi, il caos e la contaminazione degli alfabeti espressivi, rappresentino, oggi, un momento di passaggio. Il grande disordine attuale è destinato a creare le necessarie premesse per la nascita di un linguaggio nuovo, finalmente unificato. Dove nascerà, chi lo fonderà, non lo sappiamo.
Viste in questa prospettiva le forme dell’arte contemporanea servono a preparare la strada al Michelangelo del XXI o del XXII secolo. Dalla loro contaminazione, dalla loro macerazione e dal loro impasto, nascerà l’arte nuova. In questo senso e in una visione ottimistica della storia, possiamo dire che “la situazione è eccellente”.

http://www.civita.it/il_nostro_blog/2009/giugno/arte_contemporanea_e_nuova_arte

Immagine: Michelangelo-Il sogno della vita umana (disegno).

1 commento:

  1. Concordo con la prima parte del ragionamento di Paolucci, ma non vedo questa speranza per il futuro. Mi sembra anzi la solita speranza che in genere le persone anziane hanno verso un'umanità del domani, che sarà capace a rialzarsi.
    Io sono forse troppo giovane e non credo in un domani. Tanto meno credo che l'arte contemporanea serva per portare a un Michelangelo... in questa società troppo libera in cui nessuno sente il bisogno di fare niente!
    Siamo in un periodo della storia troppo scientifico per apprezzare l'arte. Anzi, grazie alla critica d'arte siamo riusciati anche a distruggere l'arte che ci è preceduta (mi riferisco al restauro della Sistina).
    I nuovi linguaggi, che seguono il mercato (credo che sia una cosa squallida), servono solo per giustificare l'arte contemporanea, che è inutile.
    Al giorno d'oggi le cose che vendono piacciono, non il contrario, come credo sia stato un Ieri.

    J.

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...