Probabilmente un po' kitsch ma di sicuro effetto l’operazione compiuta dal noto fotografo Eugenio Recuenco che ha ricostruito, fotograficamente e con figure reali, i marmi del Partenone, o “marmi di Elgin”, i bassorilievi conservati oggi al British. Lavoro poco filologico ma di sicuro impatto visivo anche per la qualità della fotografia, fredda e irreale, e per uno splendido gioco di luci tra i vari personaggi.
Del resto anche un pittore come Alma-Tadema forzava un po' la mano sulla storia quando, a fine ‘800 e con uno stile ormai superato, raffigurava il suo Fidia che mostrava i fregi appena realizzati.
Di Eugenio Recuenco di sicuro si apprezzano maggiormente però gli scatti surreali altamente elaborati dal punto di vista compositivo e tecnico (di post-produzione), dall’atmosfera vivida e cupa, con messe in scena eccentriche e provocanti.
Forse tra i migliori interpreti della poetica visionaria di Tim Burton.
Il suo Cappuccetto Rosso in compagnia dei lupi, come altre revisioni di fiabe, restituisce l’atmosfera della favola come probabilmente era in origine, un crudo racconto per spaventare i bambini.
E non potevano mancare citazioni e influenze dall’arte maggiore. Stile pittorico e cinematografico per eccellenza. Consiglio quindi di sfogliare con attenzione il suo portfolio.
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