Le note bibliografiche sono essenziali in una buona ricerca di storia dell’arte; poiché gli studi, prima di basarsi su opinioni personali, devono far riferimento a studi, ipotesi, attribuzioni, analisi pregresse si comprende come queste noiose, per i più, note a margine divengano essenziali. La disciplina storico-artistica, infatti, più di altre materie ha bisogno di confronti e di analisi particolareggiate tanto che da una bibliografia, dalla sua stesura e dalla sua precisione, ad un primo sguardo si può comprendere se un articolo, o una tesi, sia stata scritta attentamente ed in modo scientifico.
Credo di fare cosa gradita a tutti i laureandi, e giovani studiosi, nel segnalare questo link proveniente dal sito della casa editrice Cam editrice e che si riferisce alle norme editoriali da seguire per la stesura di articoli sul periodico “Storia dell’arte”, una delle più conosciute e autorevoli riviste che trattino a livello altamente scientifico questa materia di studio, così ricca di implicazioni formali, espressive, culturali, tecnico-conservative. Fondata nel 1969 da Giulio Carlo Argan dal 2002 la rivista ha ripreso le sue pubblicazioni con la CAM Editrice di Roma secondo la sua consueta cadenza quadrimestrale sotto la direzione di Maurizio Calvesi. (Storia).
Le norme che qui segnalo sono del resto presenti nell’ultima pagina di ogni numero della rivista e sono regole indispensabili per chi, da studioso, si avvicini alla materia in maniera scientifica.
Per i giovani laureandi, inoltre, a riguardo segnalo l’utilissimo testo scritto da Umberto Eco Come si fa una tesi di laurea, che ugualmente presenta importanti norme biografiche. Anche se il titolo può trarre in inganno assicuro che il libro è assolutamente da seguire.
Consiglio inoltre di consultare gli indici della rivista con tutti gli articoli presenti nei vari numeri.
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