giovedì 20 maggio 2010

Saccheggi d'arte - Stolen pieces di Eva e Franco Mattes

La Postmasters Gallery di Chelsea, a Manhattan fino al 19 giugno presenta  una mostra sul collettivo 0100101110101101.ORG formato da Eva e Franco Mattes, pionieri della Net Art in Italia e già trattati in questo blog (link) per l'irriverente trovata di clonare, per il Giubileo del 2000, nientemeno che il sito web del vaticano, inserendovi contenuti assurdi. 
La personale Reality is Overrated comprende molti dei loro recenti lavori. Si segnala, oltre alle varie performance su second life, NO FUN, performance online cancellata immediatamente da youtube, che documenta il suicidio simulato da Franco Mattes su una celebre chat room pubblica, accompagnato dalle reazioni del pubblico.


No Fun - Eva and Franco Mattes from Franco Mattes on Vimeo.

L'opera che maggiormente colpisce, però, è Stolen Pieces, realizzata dal 28 luglio 1995 al 29 luglio 1997 e presentata solo oggi poichè il reato che ha portato alla sua realizzazione è entrato in prescrizione. Di cosa si tratta? Di una cassetta contenente brandelli di opere d'arte che gli artisti hanno trafugato nei musei, correlati da fotografie e video che immortalano il gesto. Si ritrova di tutto: da un brandello di una tela di Rauschenberg a un pezzo delle celebri compressioni di Cesar fino a una bruciatura di Burri. Operazione di certo non apprezzabile ma in parte giustificata dal modo in cui i frammenti vengono proposti, come in una sorta di moderno reliquiario. 





I riferimenti, a questo punto, sono molteplici: si va da i reliquiari medievali, in particolare quelli portatili, alle celebri valigie di Duchamp dove l'artista inseriva le copie dei suoi più importanti lavori. Culto degli oggetti, quindi, o, come hanno riferito gli artisti in un'intervista al Washington Post “Il nosto non è vandalismo ma la forma più alta di tributo che potevamo dare a questi artisti”.




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