domenica 11 aprile 2010

Hirst tra Venezia e Napoli


Damien Hirst torna a lavorare con la Galleria Michela Rizzo, realizzando una serie speciale di lavori sul tema della morte: Original the dead, novità assoluta e omaggio personale alla città di Venezia. 

In mostra, inoltre, oltre venti opere recenti: una serie di sei teschi intitolati Dead, due grandi grafiche Sceptic e Faithless, dove composizioni di farfalle richiamano l’iconografia delle vetrate delle cattedrali europee in un’immagine sospesa tra laicità e fede, un dipinto di grandi dimensioni Beatiful Primal Urges Painting, opera circolare della serie degli spin painting (tele dipinte durante un movimento rotatorio) e ancora, teschi coperti di polvere di diamante. 



Novità anche da Napoli dove Hirst, oltre a presentare opere all'esposizione al Madre, ha deciso di proporre al più presto una sua installazione site specific per la Chiesa di Donnaregina Vecchia. “Il Madre è il più bel museo del mondo. Io amo Napoli non soltanto per l’arte ma perché il direttore e il capo curatore del museo sono bravi a letto. Io sono di Napoli” ha dichiarato Hirst con la consueta e frivola ironia a cui ormai siamo abituati. In questi giorni una nuova opera di Hirst ha generato grande curiosità fra i cittadini del Principato di Monaco. Si tratta di una gigantesca donna incinta che troverà posto nel porto del Principato. In attesa della sua sistemazione definitiva l’opera è ancorata su una delle banchine del porto di De Fontvieille. La statua rivela il teschio, i muscoli ed i tessuti della donna oltre che un bimbo nel grembo. L’ennesima trovata in perfetto stile Hirst che non ha mancato di raccapricciare molte persone. A questo punto ci chiediamo per quanto tempo ancora Damien Hirst ha intenzione di tirare a campare con questa sua indagine bolsa e fritta sulla caducità della vita umana. (Fonte)

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