La maggior parte delle interpretazioni concernenti Il Cristo morto del Mantegna sottolineano la volontà dell'artista di umanizzare la scena rendendocela familiare; e difatti Gesù viene osservato dallo spettatore nello stesso modo con cui vedrebbe un parente nella camera mortuaria; cioè entrando nella stanza e guardandolo disteso dalla parte dei piedi, per poi accostarsi di fianco a compiangerlo come fanno i tre personaggi a margine.
Il topos del Cristo in scurto, come scritto in una lettera dal figlio del Mantegna, sarà ripreso nel '600 da altri artisti quali Carracci e Borgianni.
Nessun commento:
Posta un commento