Ernst Haeckel è stato uno dei primi e dei principali esponenti del darwinismo in Germania, che egli interpretò, e in parte corresse, soprattutto sotto l'influenza della filosofia della natura di Goethe. Il darwinismo rappresentava per Heckel non solo una teoria scientifica e filosofica, ma anche uno strumento di liberazione politica e religiosa. Egli concepì una morfologia strettamente meccanicistica, come parte integrante, con la chimica e la fisica, della scienza della natura: forma, materia e forza.
Haeckel fu anche un grande disegnatore e pensatore, viaggiava in tutto il mondo per scoprire e descrivere organismi marini molto primitivi ma anche per analizzare la loro strabiliante bellezza e ricchezza vitale. Tra i numerosi libri che ha pubblicato con molto successo spicca “Forme artistiche della natura” (Kunstformen der Natur, 1904), volume dedicato interamente alle forme di vita marina e famoso specialmente per le sue tavole che illustrano meduse, radiolari, coralli e organismi minimali in uno stile così particolare capace di far diventare questi organismi simboli di un’estetica della natura, sviluppata su presupposti scientifici e su un’innata pulsione artistica.
Per questo libro Haeckel ha dipinto gli organismi marini generalmente con colori vivaci su sfondo scuro, sottolineando la loro struttura simmetrica con composizioni molto studiate ed armoniche. Dedicava grande attenzione ai dettagli e ai colori, rivelando un mondo incredibilmente affascinante, di una bellezza immateriale come le vetrate di certe cattedrali gotiche. Le sue tavole da disegno, infatti, sono diventate anche fonte di ispirazione per l’Art nouveau per artisti come René Binet e Louis Comfort Tiffany.
Riuscì a trasformare così i suoi studi non in asettiche descrizioni specialistiche, da laboratorio, ma in composizioni di forme in quanto tali, forme organiche, di certo, ma assolutamente valide dal punto di vista estetico. Icone organiche, appunto, trionfo dell’ornamento vitale in una natura che forgia, come l’arte e più dell’arte, forme valide e perfette che lo scienziato-artista riporta al principio di simmetria.
A sottolineare la validità e la bellezza di tali incisioni, di questi esseri viventi analizzati in quanto forme vitali, se guardate bene nel post precedente, troverete una tavola del libro, inserita per sbaglio tra le immagini, forse in virtù della morfologia circolare degli elementi, ma poi volutamente lasciata per far intendere come poi tutte le forme (antiche e moderne, naturali o artificiali) si possano ricollegare ad un’unica estetica della simmetria.
Qui tutte le tavole.
Cfr: E. Canadelli, Icone organiche. Estetica della natura in Karl Blossfeldt ed Ernst Haeckel.
Nessun commento:
Posta un commento