Maria SS. del Rosario. Tale bella e prestigiosa opera è stata eseguita, ex novo, dal maestro Ferdinando Fedele per la parrocchia Santissimo Salvatore di Passiano. Nel video le fasi di preparazione per realizzare un vero e proprio tableaux vivant che è servito poi per la tela, dallo spiccato accento barocco, per studiare la composizione e i volumi. Del resto era pratica nel '600 quella di lavorare con teatri di posa per ricreare la scena da dipingere.
"La composizione dell'opera è impostata secondo il modelo tradizionale. domina la figura della Vergine con Bambinello che si china sorridente donando la corona a S. Domenico , fondatore dell'ordine dei Domenicani o P.P.Predicatori, che diffusero la devozione al S.Rosario. "Domini Canes" ovvero Cani del Signore, è il simpatico gioco di parole che giustifica la presenza del cagnolino pezzato di bianco e nero con torcia accesa in bocca, ai piedi dello stesso Santo. Questo cagnolino che correva per il mondo, fu il sogno della mamma dello stesso santo nel mentre lo attendeva. Si distingue subito Caterina da Siena patrona D'Italia, i tratti sono quelli di Sonia Gambardella. Di spalle a questa ecco S. Rosa da Lima, anche lei terziaria domenicana e prima santa dell'America. Si scorgono inoltre, S.Vincenzo Ferrer, la fiammella sulla Sua testa testimonia il dono particolare dello Spirito Santo che fece di lui un oratore dal valore pentecostale, nel senso che i prodigi delle varie lingue si ripetettero durante le sue infiammate predicazioni per l'Europa del tempo dilaniata da lotte anche religiose. Alle Sue spalle un giovane ed insolito S.Benedetto da Norcia. questa figura è stata voluta per devozione personale del parroco D.Enzo, anche in vista del prossimo millenario della nostra Badia di Cava, che si celebrerà appunto nel 2011. S.Benedetto si caratterizza dalla vicinanza di un corvo che porta in nel becco un pane. Il Santo Patriarca , infatti, comandò un tempo al corvo di gettare lontano quel pane che era stato avvelenato. La cocolla bianca è scelta del Pittore, ma non è inusuale. La figura più sontuosa è forse il Papa che si vede in ginocchio, è la rappresentazione ideale di S.Pio V, anche Egli dell'ordine di S.Domenico. Fu questo S. Papa a chiedere al mondo cattolico di coalizzarsi e specialmente di pregare il S. Rosario, in occasione della battaglia di Lepanto il 7 Ottobre 1571. La vittoria delle armate cristiane, segnò la fine definitiva delle mire espansionistiche dell'impero Turco-Ottomano almeno verso l'Europa sud-occidentale. Bella l'espressione del Senato di Venezia che volle riassumere il tutto: "Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit", "non il valore, non le armi, non i condottieri ma la Madonna del Rosario ci ha fatto vincitori". Da quel momento in poi , e in ossequio ai Canoni del Concilio di Trento, in tutte le chiese si volle un altare dedicato al SS.Crocifisso ed uno alla B.Vergine del Rosario. La notra chiesa parrocchiale è un esempio chiarissimo di quella direttiva non solo richiesta dai canoni ma desiderata fortemente dal santo popolo di Dio. La cappella che ora finalmente costodirà un nuovo quadro del Rosario, conteneve un' opera di grande valore della stessa epoca dei fatti di Lepanto. Il tutto sparito nel nulla in una ormai lontana notte del 1988. Il pio Passianese dell'epoca volle apporre in alto quella bella iscrizione che ancora oggi si può leggere, incisa sull'artistico cartiglio marmoreo: " Salus nostra in manu tua est, respiciat nos tantum", " La nostra vita è nelle tue mani, [il Signore] continui a guardarci". Essa è tratta dal libro della Genesi cap. 47, 25. Esprime la gratitudine degli antichi al Patriarca Giuseppe nel primo testamento e qui la riconoscenza alla Gran Madre di Dio per la protezione provvidenzialmente accordata e ripetutamente offerta a noi, nuovo popolo di Dio". (Fonte)
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