venerdì 4 marzo 2011

Il crollo del David

Sarebbe un incubo vero e proprio, sarebbe terribile anche solo immaginarlo ma apprendo che, anche lontanamente, ci sarebbe il rischio che il David di Michelangelo passa crollare sotto i suoi piedi poiché i vicini lavori della Tav porterebbero all'estremo delle micro lesioni nelle zone basse. Naturalmente ci sono i catastrofisti ma anche la più remota possibilità che questo avvenga mi getta nel panico.

Il David di Michelangelo, statua di marmo imponente – di 6,72 metri, se si considera anche il basamento e raggiunge quota 6,83 metri con il gradino in granito – ma fragile a causa di micro-fessure apertesi sulle caviglie che ne possono compromettere la tenuta, è a grande rischio crollo. Le vibrazioni degli scavi dei tunnel dell’alta velocità e poi i transiti futuri dei convogli sotto Firenze, potrebbero causare un aggravio delle sollecitazioni cui è già sottoposta la scultura del Buonarroti. A lanciare l’allarme è l’architetto padovano Fernando De Simone, esperto in costruzioni sotterranee, che arriva a proporre di trasferire il capolavoro in un nuovo museo per proteggerlo. Dopo accurate indagini durate oltre un anno, De Simone ha richiamato l’attenzione su un eventuale pericolo per l’opera proprio mentre a Firenze è in corso un dibattito quotidiano sugli rischi dovuti all’attraversamento sotterraneo dei treni veloci, tanto che si stimano circa 2000 edifici con possibili lesioni, a ridosso del percorso ferroviario sotterraneo. «I due tunnel della Tav – ha fatto notare De Simone – passeranno a circa 600 metri dalla statua del David di Michelangelo che ha le caviglie piene di piccole crepe. Se prima di iniziare i lavori di scavo, la statua non verrà trasferita, ci saranno seri rischi che crolli, a causa delle vibrazioni». L’architetto si accorse del problema delle vibrazioni per il David alcuni anni fa, osservando cosa accadeva al treppiede della sua macchina fotografica: «All’arrivo di gruppi di visitatori, la livella a bolla, che segnala l’equilibrio non stava mai ferma, vibrava di continuo. Figuriamoci cosa può accadere coi treni;…». «Alla Galleria dell’Accademia di Firenze – ha spiegato la soprintendente Cristina Acidini – è in corso uno studio finalizzato a stabilire quale grado di resistenza a sollecitazioni sismiche, ai terremoti, può avere l’edificio che certo non è moderno. Quando avremo un quadro diagnostico completo potremo valutare se le vibrazioni degli scavi della Tav e i passaggi futuri dei treni potranno creare problemi alla statua». Intanto, il capolavoro di Michelangelo è finito in parlamento: il senatore del Pdl Pietro Paolo Amato ha presentato in Senato un’interrogazione ai ministri Bondi e Matteoli per «fare immediata chiarezza». (Rovesci d'arte)

Da qui la proposta formulata da Fernando De Simone di trasferire il David in un museo sotterraneo che proteggerebbe la statua anche in caso di terremoto ed inoltre si potrebbe consentire al visitatore la sua osservazione, tra l'altro, da ogni punto di vista, quindi non solo frontalmente, ma lateralmente e dall'alto. "Un'osservazione - aggiunge De Simone - dai punti di vista ascendenti e discendenti e spiralati, grazie a delle rampe e delle scale intorno alla statua. Un modo di vedere la celebre scultura come desiderava lo stesso Michelangelo e come ha scritto il grande critico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti, di cui io sono stato allievo".

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