Due articoli, diversi tra loro, offrono interessanti novità e riflessioni su due assoluti capolavori: la Pietà di Michelangelo e la Deposizione di Caravaggio. Il primo articolo illustra il ritrovamento del presunto bozzetto della Pietà (che all'inizio era chiamata Madonna della Febbre); scoperta che, se dimostrata, sarebbe sensazionale. Il secondo articolo, di impostazione teologica, è un'interessante analisi della Deposizione in relazione al significato sacrificale della messa. Profonde le parole del papa alla fine. Scriveva il cardinale Ratzinger: "Nella passione di Cristo (...) l'esperienza del bello ha ricevuto una nuova profondità, un nuovo realismo. Colui che è la Bellezza stessa si è lasciato colpire il volto, sputare addosso, incoronare di spine (...) Ma proprio in questo Volto così sfigurato appare l'autentica, estrema bellezza: la bellezza dell'amore che arriva "sino alla fine" e che, proprio per questo, si rivela più forte della menzogna e della violenza. Chi ha percepito questa bellezza sa che proprio la verità, e non la menzogna, è l'ultima istanza del mondo. Non la menzogna è vera, bensì proprio la verità. È un nuovo trucco della menzogna presentarsi come verità e dirci: al di là di me non c'è in fondo nulla, smettete di cercare la verità o addirittura di amarla, così facendo siete sulla strada sbagliata. L'immagine di Cristo crocifisso ci libera da questo inganno oggi dilagante. Tuttavia essa pone come condizione che noi ci lasciamo ferire insieme con lui e crediamo nell'Amore, che può rischiare di deporre la bellezza esteriore per annunciare, proprio in questo modo, la verità della bellezza".
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