sabato 25 aprile 2009

Dall’angelo al cellulare

Negli ultimi 10 anni Richard Hamilton, concluso il periodo pop che aveva preso vita a Londra dall’Indipendent Group già nel 1952-53 e durante il quale fu protagonista a fianco degli artisti e dei personaggi più significativi dell’ultimo secolo: Duchamp, Hockey, Penrose, Roth, i Beatles, (per i quali realizzò un collage per l’interno di White Album), Brian Ferry ecc., ritorna ai grandi temi della pittura, in particolare con l’esposizione del 2007, A Host Of Angels, nella quale si è confrontato anche con l’iconografia antica e la tradizione. Mi ha colpito degli ultimi lavori questa immagine, una stampa digitale su tela del 2005:

Richard Hamilton, An annunciation (b), stampa digitale

L’opera si intitola “Un’annunciazione” e, in effetti, propone molto efficacemente (e anche molto ironicamente, senza cadere nel blasfemo), partendo dal classico tema mariano, come questa scena oggi, nell’era della tecnologia, sarebbe potuta avvenire: ovvero Maria vicino alla finestra che, anziché il messaggio portato dall’angelo Gabriele, riceve direttamente la chiamata del Signore sul cellulare.

Questa interpretazione in chiave moderna, però, non appare così lontana dal vero se la confrontiamo con le interpretazione dei Dottori della Chiesa: Sant’Agostino sosteneva che poiché l’angelo non aveva fatto altro che parlare (non aveva toccato Maria ecc.), la fecondazione doveva essere avvenuta attraverso le parole,e quindi, dall’orecchio. Si parlò quindi di fecondazione auricolare, anche sulla scorta di una delle tante tradizioni non riconosciute ufficialmente (i cosiddetti vangeli apocrifi), ossia il Vangelo armeno dell’infanzia:

«Perché ti turbi perché trema il tuo cuore?», le disse l’angelo.
«Se è così come tu dici avvenga di me e secondo la tua parola!».
Nel medesimo istante che la Santa vergine diceva queste parole e si umiliava, il Verbo di Dio penetrò in lei attraverso l’orecchio, e la natura intima del suo corpo, da esso animata, venne santificata in tutti i suoi organi e i suoi sensi e purificata come l’oro dentro il crogiuolo.

Lorenzetti annunciazione

Ecco perché in molte immagini, in particolare di 300-400, il verbo dell’angelo assume una connotazione fisica, a volte sotto forma di cartiglio che esce dalla bocca, a volte, come nel caso di questa splendida pala del Lorenzetti, nella frase che acquista una connotazione fisica e visibile (da non confondere assolutamente come un primo esempio di fumetto) per insinuarsi, anche realmente, nell’orecchio della Vergine.

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