Da uno dei più interessante, secondo me, storici dell'arte contemporanea, Jean Clair, una pagina di sentita analisi della situazione odierna dell'arte contemporanea in rapporto alla fede e alla religione cristiana. L'abuso degli impulsi bassi come l'esaltazione dell'orrido e dell'immondo viene messo in contrapposizione col culto della bellezza e la realizzazione di immagini sacre che da sempre hanno avuto quali regole la forma e la claritas.
Ripresa e commentata da questo post su Almanacco Romano, divenuto ormai lettura imprescindibile.
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