Nel numero di marzo di Artdossier Rodolfo Papa, grande studioso di Caravaggio, affronta l’annosa questione delle origini e dei modelli del pittore. Sdoganata ormai da tempo l’aura dell’artista maledetto, l’ultima tappa per ricostruire la sua personalità artistica è, di certo, quella dell’analizzarne lo stile in riferimento ad eventuali modelli, ovvero comprendere come Caravaggio non ha rivoluzionato l’arte partendo da zero, bensì l’ha innovata profondamente avendo alle spalle un solido bagaglio di esperienze e di studi. La formazione manierista sotto Peterzano rivela infatti come il Merisi abbia coniugato Natura e Arte celando la seconda. Molte sue figure appaiono, pertanto, chiaramente ispirate a statue classiche (il cui studio era elemento fondamentale della formazione di un pittore) anche se il significato appare spesso stravolto, celato da un sistema complesso di significati e allegorie. In questa carrellata di immagini vorrei proporre, seguendo la lucida analisi di Papa, questo confronto tra le opere del Merisi e l’antichità accostando statue e dipinti.
La figura serpentinata dell’angelo musicante nel Riposo durante la fuga in Egitto appare debitrice del modello classico delle Tre Grazie, qui rappresentato dalla copia romana presente al Louvre.
L’Amore Vincitore e l’Eros Farnese a Capodimonte.
Amore dormiente e Erote Dormiente degli Uffizi.
Il Pietro di Cristo nell’orto degli ulivi, quadro distrutto a Berlino durante la II guerra mondiale, riprende l’iconografia delle divinità fluviali; in questo caso il rimando potrebbe essere alla statua del Tevere collocata sul Campidoglio a Roma; la figura di Pietro quale fondatore, a Roma (sul Tevere), della Chiesa sarebbe stata realizzata con le sembianze, appunto, della statua.
La figura di spalle nelle Sette opere di Misericordia che riceve il mantello da San Martino richiama molto la statua del Galata Ferito, oggi nella collezione Farnese di Capodimonte. Parimenti anche la posa del San Girolamo dei Malta e del San Giovanni Battista della Corsini risulta chiaramente ispirata al Galata.
La Resurrezione di Lazzaro e Menelao e Patroclo della Loggia dei Lanzi.
L’aguzzino in ginocchio nella Flagellazione di Cristo e lo Scita detto “l’arrotino” degli Uffizi.
La vecchia della Crocifissione di Sant’Andrea e la Vecchia Ebbra dei Capitolini.
La composta fierezza e dignità della Madonna dei Pellegrini in confronto con Thusnelda, la schiava barbara della Loggia dei Lanzi.
Per maggiori approfondimenti si rimanda a Caravaggio. Le origini, i modelli. Rodolfo Papa.
Molto interessante! Secondo ho letto nel giornale spagnolo El Pais, c'è in corso una mostra sul Caravaggio a Roma, con dei dipinti provenenti di tutto il mondo. Saluti.
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