L' Arco degli Acetari, così detto forse dai venditori di acqua acetosa (nel senso di acqua delle sorgenti ai Parioli oppure nel senso di bevanda a base di acqua, zucchero e aceto), immette in una piccola corte chiusa su tutti i lati da case, che seppure profondamente alterate, conservano un carattere fortemente medioevale denunciato sia dalla presenza di scale esterne sia dall'uso di elementi di spoglio.
Da Via del Pellegrino, passando sotto l’arco a sesto acuto stretto e buio, si va a finire qui, in uno slargo medievale risparmiato dal rinnovamento edilizio seicentesco. Sembra davvero di entrare in un'altra dimensione. Per me uno dei luoghi più affascinanti ed intimi di Roma dove il tempo sembra fermarsi.
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